Londra – In questa città, da secoli capitale finanziaria del
Mondo, dove si decidono le sorti economiche di Stati, di imprese, di lavoratori
e le loro famiglie, mi sono avvicinato ancor di più alla Fede ed a Cristo.
Mi ero avvicinato già quando abitavo a Cascina e poi a
Montecastello, ma qui ho trovato una dimensione diversa, una capacità di
trasmettere e di ricevere.
Ed ho iniziato a pregare in maniera diversa. Sempre le stesse preghiere, ma con un diverso
approccio: la consapevolezza di essere ascoltato.
Ascoltato nelle mie preghiere, nelle mie tribolazioni della
vita quotidiana, nella ricerca di
energia necessaria per mantenere una promessa di opere di misericordia e solidarietà.
La Cripta di Gesù,
a sinistra dentro la cattedrale di Westminster, la Madonnina della
Chiesa Italiana, quella della
piccola Chiesa di Holborn o quella della Chiesa del Most Precious Blood sulla Redcroos Way, sono solo alcuni
luoghi dove sono stato ascoltato.
Ma sono stato ascoltato anche passeggiando lungo le vie, sui
bus o dentro la tube.
La preghiera avvicina l’anima a Dio, ma deve essere una
preghiera “piena” non superificiale o, come io la chiamo “domenicale”.
Ogni istante del giorno è il momento giusto per pregare,
ogni luogo è il posto ideale per pregare, ogni preghiera è quella che sarà
ascoltata.
Non abbiate timore a pregare.
E’ la massima espressione che un uomo può fare, per se
stesso e per gli altri.
Dialogare con il Signore, la Madonna, o come nel caso mio
anche con San Giuda Taddeo, e loro che ti ascoltano, che ti guidano, che ti
consolano, che ti dimostrano con i fatti della loro esistenza significa
percorre la vita nella direzione voluta da Dio e per la quale siamo nati.
In questa mia lettera invito tutti a pregare “pienamente”,
perché la preghiera è la fune che ci porge Dio.
Non lasciamola mai!!
Riccardo Cacelli
Ps. Era da molto tempo che non scrivevo una “Lettera al
mondo”, l’ispirazione a scrivere mi viene dal cuore e non dal cervello.